Valar e Valinor – Episodio 1

Valar e Valinor – Episodio 1

2 Settembre 2022 0 Di Luca Cafuero

Nell’episodio 0 abbiamo parlato della creazione di Arda. Essa è un’opera corale nata dal canto degli Ainur e materializzata dal loro creatore, Eru, o Ilùvatar.

Quest’oggi parleremo dei Valar, ovvero gli Ainur discesi sulla terra, e di Valinor.

Le potenze del Mondo, i Valar

I Valar sono stati generati dalla mente di Eru – Ilùvatar e hanno il compito di preparare il mondo per i figli di Ilùvatar. Gli Ainur che discesero in Arda furono quindici ma solo nove erano i maggiori in forza e sapienza, come apprendiamo nel Valaquenta.

Dei nove, otto perseguirono il volere di Eru ma uno, Melkor, si oppose. Si dà il caso, inoltre, che Melkor sia anche il più potente generato dalla mente di Erù.

Un disclaimer prima di continuare!

Una narrazione pedissequa e puramente descrittiva dei Valar e dei Maiar sarebbe, a mio parere, dannosa ma anche noiosa. Per questo motivo nel prosieguo dell’articolo mi soffermerò solo su alcuni pezzi rilevanti dell’inizio della mitologia di Arda.

Il Re e la Regina dei Valar

Manwë è il prediletto di Eru e il più potente (dopo Melokr) e sapiente tra i Valar; egli, infatti, è scaturito dalla mente di Ilùvatar per primo per cui più di tutti ha potuto conoscere il suo pensiero. Il compito di regnare, tuttavia, è condiviso con la sua compagna e Regina dei Valar, ovvero Varda. Questa unione tra due Valar rafforza le peculiarità di entrambi. Come si legge nel Valaquenta, infatti, quando la Regina siede accanto al Re, Manwë “vede più lontano di ogni altro occhio, attraverso le brume, attraverso le tenebre e oltre tutte le leghe del mare”.  E per quanto riguarda le capacità già straordinarie di Varda, “se Manwë è con lei, ode più chiaramente di ogni altro orecchio il suono di voci che chiamino da est a ovest, da colli e da valli, e dai luoghi oscuri che Melkor ha fatto sulla Terra”.

Secondo questa descrizione, quindi, i due traggono reciproco beneficio dallo stare insieme e il loro compito di governo risulta meno gravoso.

Di Ulmo, il Valar del mare

Anche le acque di Arda hanno un Signore designato e il suo nome è Ulmo. A differenza dei suoi corrispettivi egli opera in solitaria; non solo perché non si accompagna ad altro, o altra, Valar, ma anche perché di rado assume una forma visibile e lascia il mare. Sempre nel Valaquenta apprendiamo che Ulmo non frequentasse molto nemmeno i concili Valar a meno di gravose questioni.

L’elemento dell’acqua è molto importante nel mondo di Tolkien; come già detto nell’episodio introduttivo, la Terra di Mezzo, così come Arda nella sua interezza, scaturiscono dalla Musica voluta da Ilùvatar. Ebbene, l’eco di tale musica risuona ancora nelle acque governate da Ulmo. Inoltre, come è riportato nel Valaquenta, Ulmo parla agli abitanti della Terra di Mezzo con voci che sono come musica dell’acqua. In questo senso, quindi, il mare e, più in generale, le acque sono il “mezzo di comunicazione” tra Arda e Ulmo il quale fa da ambasciatore a Manwë circa i bisogni di Arda.

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La minuziosa costruzione del Mondo da parte di Tolkien è piena di ulteriori sfaccettature. Prima della Musica degli Ainur, Ulmo e Manwë erano molto legati. Tale legame viene indebolito da tutte le vicende atte a preparare, per volere di Ilùvatar, il mondo per i suoi Figli. Tuttavia, egli non ignora il fatto che vi fosse un precedente legame tra i due.

Manwë è il Signore dei Venti e di tutte le bestie veloci, così come Ulmo è il Signore di tutte le acque. I due elementi risultato intimamente legati grazie al ciclo dell’acqua, ovvero il susseguirsi dell’evaporazione, la formazione delle nubi e della pioggia. In questo ciclo i due amici – fratelli possono ancora gioire insieme. È Ulmo stesso a dire a Eru:

“[…] L’acqua è divenuta più bella di quanto il mio cuore immaginasse, né il mio pensiero segreto aveva concepito il fiocco di neve, né in tutta la mia musica era contenuto lo scrosciare della pioggia. Cercherò Manwë, così egli e io possiamo produrre sempre melodie per tuo diletto.”

Ulmo l’Ainur

Queste parole ci fanno intuire due cose; la prima è che gli Ainur, per quanto esseri spirituali e superiori, siano comunque fortemente limitati. In secondo luogo il progetto di Ilùvatar è realmente sconosciuto agli Ainur e questi ultimi, che lo vogliano o meno, finiscono col compiere la sua volontà. È egli stesso a dire, rivolgendosi a Melkor: “ E tu, vedrai come non sia possibile eseguire alcun tema che non abbia la propria ultima origine in me.” Infatti, la pioggia e il ghiaccio sono possibili poiché Melkor ha tentato di disturbare la musica di Ulmo, attraverso eccessi di caldo e di freddo.

Yavanna e gli Alberi della Luce

Yavanna è una delle Vala più amate; gli elfi Noldor la soprannominano anche Kementàri, Regina della Terra. Essa è la compagna di Aulë, fabbro e costruttore e creatore dei Nani. Yavanna è un’amante di tutto ciò che cresce sulla terra ed è, infatti, nota anche come Dispensatrice di Frutti. Non c’è, quindi, da sorprendersi che nell’immaginario di Tolkien a Yavanna si debba la semina di tutto ciò che su Arda può crescere e fiorire. E per ben due volte è lei a donare la luce ad Arda ed ai suoi abitanti. Le sue prime luci, per così dire, ebbero forma di due immensi lumi. Nel Silmarillion vengono descritti come due pilastri più alti delle montagne; uno era detto Illuin e l’altro Ormal, rispettivamente, a Nord e Sud della Terra di Mezzo. La loro luce, infine, venne spenta da Melkor poiché rovesciò uno dei pilastri che sorreggevano il lume e diede vita a nuovi tumulti nella Terra di Mezzo. Fu così che i Valar lasciarono il continente per andare ancora più a Ovest, nella terra di Aman.

I due Alberi di Valinor

Nella terra di Aman i Valar costruirono il loro regno, Valinor. Dopo averla eretta, si stabilirono nella capitale, Valmar.

Fu qui che Yavanna, mentre intonava un canto, fece germogliare due semi i quali crebbero fino a dare forma ai Due Alberi di Valinor. Sono di gran lunga le creazioni più famose di Yavanna e, a loro volta, sono gli alberi più noti. Poiché da essi si irradia luce possiamo considerare i due alberi come la nuova luce donata da Yavanna.

Aulë era uno dei Valar più famosi in Arda e a Valinor. Egli fu il creatore dei Nani. Illustrazione di Ted Nasmith.
Aulë era uno dei Valar più famosi in Arda. Egli fu il creatore dei Nani.
Illustrazione di Ted Nasmith.

Gli alberi vengono descritti come gioielli. Naturalmente i due alberi, uno maschio e uno femmina, avevano una moltitudine di nomi ciascuno tra cui Telperion e Laurelin. Nella narrativa di Tolkien la moltitudine di nomi a personaggi e oggetti ha un rilievo particolare; il fatto che i popoli usino termini diversi per indicare la stessa cosa rende molto più epico e tridimensionale il mondo tolkieniano.

In Valinor essi sono importanti perché sorgente sia di acqua che di luce e la loro fioritura diede origine al Calcolo del Tempo. In effetti dato che Arda era popolata solo da esseri immortali calcolare il tempo poteva essere considerata una cosa totalmente effimera.

Per ora dai Valar a da Valinor è tutto, alla prossima.

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