Il Grinch, il Natale e il Dr. Seuss
11 Dicembre 2022Ormai mancano due settimane a Natale, quindi è d’obbligo iniziare il rewatch dei grandi classici dei film natalizi. In questo rewatch, ovviamente, non deve mancare il film de “Il Grinch” del 2000. Ma sapete da dove è nato il personaggio del Grinch e quante versioni esistono di questo racconto?
Il Grinch: il libro
Il libro è un racconto in rima per bambini scritto dal Dr. Seuss e pubblicato per la prima volta nel 1957.
Il Dr. Seuss è stato uno degli scrittori per bambini più importanti del Novecento. Tra i suoi libri più famosi ricordiamo, oltre a “Il Grinch”, “Prosciutto e uova verdi”, “Il gatto col cappello”, e “Lorax” (da cui è stato tratto il film “Lorax – Il Guardiano della Foresta” del 2012). Quando decise di scrivere questo racconto, che è una critica alla commercializzazione del Natale, il Dr. Seuss era in bagno e si stava guardando allo specchio. Mentre si lavava i denti, si accorse che aveva uno sguardo che, lui stesso, ha definito “da Grinch”; in un momento, ha realizzato che tutta la magia del Natale era andata persa, soffocata dal consumismo e dal marketing oppressivo.
Da quel pensiero è nata la storia del Grinch e della sua redenzione. Quindi, se vi stavate chiedendo da chi avesse preso ispirazione il Dr. Seuss per scrivere questo racconto, la risposta è…se stesso. Cosa confermata anche all’interno del racconto: il Grinch dice di aver sopportato il “rumore” degli abitanti per 53 anni: quando il racconto venne pubblicato, Seuss aveva proprio quell’eta!
Il cortometraggio del 1966
La prima trasposizione del racconto si è avuta nel 1966, con uno speciale di Natale. Questo adattamento è quello che ha dato al Grinch il suo caratteristico colore verde; infatti, nelle illustrazioni del racconto, sempre curate dallo stesso Dr. Seuss, il Grinch era in bianco e nero e aveva gli occhi rosa.
In Italia, il cartone è arrivato direttamente nella versione Home Video e solo nel 2001. Il doppiaggio ha mantenuto le canzoni in inglese e la voce del narratore è di Claudio Moneta (il doppiatore di Neil Patrick Harris in “How I Met Your Mother”).
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“Il Grinch”: il film del 2000
Di sicuro la trasposizione più famosa del racconto è il film del 2000, diretto da Ron Howard, con Jim Carrey nei panni del Grinch. Il film è stato, per molto tempo, la seconda pellicola natalizia per incassi, dietro solo a “Mamma, ho perso l’aereo”. A scalzarli dalla cima ci ha pensato il terzo adattamento del Grinch del 2018.
Il film è stato accolto molto freddamente dalla critica, ma questo non lo ha fermato dal diventare uno dei classici di Natale. Il Grinch è diventato sinonimo di persona che odia il Natale, perdendo, quindi, il suo significato originale di critica alla società consumistica, critica che rimane solo sullo sfondo. La pellicola, infatti, si concentra sulla storia personale del Grinch, considerato diverso da tutti e non accettato da nessuno, nemmeno da se stesso.
Il film vinse l’Oscar per il miglior trucco. Pensate che il povero Jim Carrey doveva passare ogni giorno due ore e mezza al trucco prima di iniziare a girare.
Fun fact: un giorno il regista Ron Howard si presentò sul set alle 3.30. Si fece truccare come il Grinch e diresse tutto il giorno vestito e truccato così.
Il film d’animazione del 2018
L’ultimo adattamento del racconto del Dr. Seuss risale al 2018 ed è un film d’animazione diretto da Yarrow Cheney e Scott Mosier. Questa volta a dare la voce al Grinch troviamo Benedict Cumberbatch, nella versione originale, e Alessandro Gassmann, in quella italiana. Il film ebbe un grande successo al botteghino, con il secondo incasso dell’anno, superato solo da Jurassic World.
Al contrario del live action con Jim Carrey, questa versione torna a condividere la morale originale della storia. Gli abitanti sono troppo presi da pacchi regali e addobbi natalizi per capire che non è quello che dà veramente la felicità, ma lo capiranno solo dopo che il Grinch avrà rubato loro il Natale. La storia, ovviamente, non è originale, ma è raccontata in modo molto semplice. Un modo per arrivare dritti nel cuore dei più piccoli, che potrebbero non apprezzare la versione di Jim Carrey, con quel Grinch un po’ spaventoso.