Skam Italia 6: la recensione
23 Gennaio 2024Skam, serie prodotta da Cross Production, arriva alla sua sesta stagione, e lo fa trattando principalmente due temi, uno dei quali particolarmente di attualità. Vediamo di cosa si è parlato in questi 10 episodi, facendo attenzione agli argomenti principali. Ecco la recensione di Skam 6.
Skam 6 e le stagioni precedenti
Come facilmente intuibile dal titolo, la serie “Skam Italia” è arrivata alla sesta stagione. La precisazione Italia è dovuta perché Skam è un franchise, partito da un originale norvegese, ma che ha molteplici versioni, europee e non. Particolarità di questa serie è che, per ogni stagione, l’attenzione viene posta su un protagonista diverso del gruppo di amici che ne è il fulcro, e viene affrontata una tematica diversa.
Nella versione italiana sono stati vari i temi trattati durante le stagioni.
La prima stagione ha come protagonista Eva e il suo rapporto altalenante con Giovanni. Nella seconda protagonista è Martino con il suo coming – out come ragazzo omosessuale e la sua relazione con Niccolò, affetto da un disturbo borderline della personalità.
La terza stagione tratta il tema del revenge porn e ha come protagonista Eleonora, insieme al suo rapporto tormentato con Edoardo.
Sana è la protagonista della quarta stagione, divisa tra il seguire i precetti della religione islamica e l’amore per Malik, che non pratica più l’Islam.
La quinta stagione è l’ultima che vede come protagonista un ragazzo della prima generazione di Skam Italia. Protagonista, infatti, è Elia che deve affrontare le sue insecurezze dovute al suo micropene.
Con la sesta stagione si apre, teoricamente, il nuovo ciclo di Skam. Protagonista di questa stagione è Asia e il tema trattato è quello dei disturbi del comportamento alimentare.
Il passaggio da prima a seconda generazione
Come detto prima, la particolarità del progetto di Skam è quella di partire da un gruppo di amici, per poi concentrarsi su uno di loro nel dettaglio durante le varie stagioni.
Skam, però, ha anche la peculiarità di avere come protagonisti dei ragazzi tra i 17 e i 19 anni, che frequentano, quindi, gli ultimi anni delle scuole superiori.
Ma gli anno passano nel mondo reale come in quello della serialità, e va da sé che a un certo punto i ragazzi di un gruppo devono essere “sostituiti” da altri.
Fino alla quarta stagione di Skam Italia, il gruppo originale – composto da Eva, Giovanni, Martino, Niccolò, Eleonora, Edoardo, Sana, Elia, Silvia, Federica e Luca – è stato il protagonista assoluto.
Ma dalla quinta stagione le cose sono cambiate. Tutti i ragazzi hanno affrontato la maturità, tranne Elia, che viene bocciato e deve, quindi, ripetere l’anno. Questo è l’escamotage per introdurre nell’universo di Skam nuovi personaggi che entreranno in contatto con quelli tanto amati dal pubblico.
E anche in questa sesta stagione abbiamo notato come la commistione da prima e seconda generazione sia ancora viva, nonostante alcuni degli attori originali siano meno presenti o assenti.
Da apprezzare questo modo di far affezionare lo spettatore ai nuovi personaggi: creare un collegamento tra le due generazioni, in modo da vedere sempre qualche faccia familiare vicino a quella degli sconosciuti.
Skam 6: i disturbi del comportamento alimentare
La protagonista della sesta stagione di Skam è Asia. L’avevamo conosciuta nella stagione precedente perché amica di Viola, che sarebbe diventata la ragazza di Elia.
Asia è una ragazza che si mostra independente e forte davanti agli altri. Idealista, crede molto nei progetti che ha insieme alla sua lista e spera di poter vincere le elezioni studentesche per poter migliorare la scuola.
Asia ha anche un “segreto”. Soffre di disturbi del comportamento alimentare. Asia non mangia, o mangia poco. Poi si lascia trascinare dalla fame nervosa, a cui seguono sessioni di cyclette per smaltire quelle poche calorie che assume.
Ci vengono mostrati i vari comportamenti del disturbo, i vari sintomi che il corpo manda per avvertirti che sta per arrivare al limite, il cercare di dissimulare con gli amici. E spesso queste scene sono accompagnate dal silenzio totale, fatta eccezione per i suoni della masticazione. Come a voler indicare che il suono del cibo che Asia sta masticando diventa più assordante dei suoi pensieri.
Mi è piaciuto come il tema che sembra fare da contorno agli altri eventi nella vita di Asia, ne sia, in realtà il fattore scatenante e, contemporaneamente, l’effetto di quello che le accade.
Ho apprezzato anche la delicatezza con cui è stato raccontato come Asia può affrontare il suo disturbo. Dando spunto ad altre persone delle varie possibilità che si hanno per provare a guarire.
Skam e l’antifascismo
Questa stagione di Skam si è aperta con un video che ci riproponeva alcuni fatti di cronaca degli ultimi anni. Filo conduttore delle immagini è un atteggiamento che dovrebbe essere morto, ma che sembra prendere sempre più forza: il fascismo.
Questo è il secondo tema principale di questa stagione. Oltre allo scontro tra le due liste scolastiche, a rappresentare l’argomento c’è la storia di Giulio.
Giulio è una new entry del cast. Di lui sappiamo solo che viene da Ciampino e che si è trasferito da poco nella stessa scuola dei protagonisti.
Con l’andare avanti della stagione scopriamo che il ragazzo è stato per tre anni in un carcere minorile. La sua colpa è quella di essere stato autore di un aggressione omofoba quando aveva 14 anni. Nel suo passato ci sono anche frequentazioni pessime – un gruppo di naziskin formato da ragazzi più grandi di lui e dai quali si è lasciato trascinare.
Importante è stato far vedere che un ragazzo possa essere salvato dal sistema carcerario italiano, che è un sistema rieducativo.
Si cerca di mandare un messaggio a tutte le nuove generazioni che, ultimamente, subiscono troppo spesso il fascino di certi atteggiamenti: tutto quello che è stato il fascismo, il modo di pensare e di agire, deve essere sepolto. Deve essere lasciato nel passato.
Considerazioni finali
Ero molto scettica sulla stagione perché il personaggio di Asia non mi aveva colpita nella quinta stagione.
Nonostante non mi sia ricreduta sul suo personaggio, la stagione, però, è stata godibile.
Forse il tema principale della stagione poteva essere trattato meglio e approfondito di più. Ma bisogna ricordare che il target principale di Skam sono gli adolescenti e avvicinarsi in punta di piedi al problema potrebbe essere la scelta giusta.
Skam Italia è finito?
Questa è una domanda a cui solo Bessegato e gli altri sceneggiatori possono rispondere.
A noi spettatori non resta che sperare che una serie innovativa come questa continui fino a che ci sono buone idee da esplorare.